Illuminare è ormai per tutti un sinonimo di arredare! E illuminare con gusto una casa, un ambiente lavorativo o gli esterni è sinonimo di buon gusto e di vivibilità.
Secondo una statistica le luci da interno sono state infatti uno degli acquisti più popolari nei progetti di ristrutturazione di più del 31% dei proprietari di casa mentre il 14% ha anche investito in luci da esterno.
L’Unesco ha istituito il 16 maggio la Giornata Internazionale della Luce, un’occasione per svelare le soluzioni luminose che meglio si prestano ad agevolare la nostra vita in casa. Molto spesso infatti, quando si scelgono i punti luce si commettono errori inutili che possono generare sprechi di elettricità illuminando insufficientemente uno spazio o, al contrario, eccessi con conseguente affaticamento della vista e consumo energetico.
Le giuste fonti luminose devono essere posizionate soprattutto sul piano cottura che deve essere ben illuminato per permettere le necessarie operazioni di pulizia e per evitare spiacevoli incidenti. Dal punto di vista tecnico, i professionisti suggeriscono un illuminamento base di almeno 300 lux distribuiti nelle diverse aree di lavoro.
Gli specialisti consigliano perciò di evitare sia luci troppo forti, sia troppo deboli, così come punti luce orientati verso il divano. Un uso combinato di luce diretta e diffusa può fare al caso vostro. Negli ambienti ricchi di colore, è meglio evitare le luci multicolor che possono creare ulteriore confusione cromatica, a vantaggio di tonalità neutre. Viceversa, in ambienti arredati con tonalità chiare, è consigliabile creare effetti ombra/luce per spezzare la monotonia e conferire carattere all’ambiente.
Quando si parla di camera da letto, i professionisti consigliano di procedere per piani di luce: prima un’illuminazione d’ambiente, poi quella d’atmosfera, poi la luce funzionale. Una buona soluzione è quella di inserire diverse fonti luminose con caratteristiche differenti che siano pronte all’uso in base alle necessità.